Ben-essere informato!

Sei informato sulla tua salute e le novità per il tuo benessere? Registrati con un click per ricevere le nostre newsletter mensili:
Nome
Indirizzo email
Ho letto le note legali e le normative sulla privacy di Polimedicabrianza.

Spirometria globale

Medici

Medici

Dott. Giulio Caiazzo

Laurea in medicina e chirurgia iscritto all’Ordine dei Medici di Monza e Brianza

Specialista in: Fisiopatologia respiratoria

Dott. Gianpaolo Monzani

Laurea in medicina e chirurgia iscritto all’Ordine dei Medici di Monza e Brianza

Specialista in: Tisiologia e malattie dell’apparato respiratorio e Chemioterapia

La spirometria può essere svolta con modalità e apparecchiature diverse sulla base dei quesiti diagnostici.

Cos’è?

La spirometria semplice o curva flusso/volume, misura quanta aria riusciamo a inspirare ed espirare con uno sforzo massimale e la velocità con cui riusciamo a muoverla: i parametri misurati sono:

  • FEV1 o VEMS che indica la quantità di aria che riusciamo a espirare in un secondo con uno sforzo massimale: questo parametro tende a ridursi quanto più saranno ostruiti i bronchi;
  • VC o FVC che indica quanta aria riusciamo a muovere inspirando al massimo ed espirando al massimo.

Questo esame rappresenta la  prima valutazione della funzione respiratoria.

Nel caso di rilievo di alterazioni, in genere si procede a una valutazione più approfondita con l’esecuzione di una spirometria completa o globale che permette di misurare anche la quota di aria che rimane nei nostri polmoni dopo un’espirazione massimale, cioè il volume residuo, aumentato, ad esempio, nel caso d’enfisema polmonare.

Questa misura può essere fatta con diversi metodi, tra cui:

  1. Il pletismografo, e in tal caso si parla di Spirometria globale con tecnica pletismografica; tecnica che permette la determinazione contestuale delle resistenze delle vie aeree;
  2. La diluizione dei gas e in tal caso si parla di Spirometria globale.

I risultati sono sostanzialmente simili e l’esecuzione di un esame o dell’altro è legata solo alla strumentazione presente in un laboratorio: negli ultimi anni la metodica prevalentemente adottata è quella che prevede l’utilizzo della tecnica pletismografica.

Ulteriori esami nella diagnostica respiratoria sono:

  • il test di broncodilatazione: quando si riscontra un’ostruzione delle vie aeree, si somministra un farmaco broncodilatatore (in genere salbutamolo spray) e si valuta se questa ostruzione è reversibile o irreversibile per differenziare l’asma dalla Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva;
  • il test della diffusione alveolo/capillare (DLCO): è un esame che valuta lo scambio dei gas (ossigeno e anidride carbonica) a livello della membrana alveolo-capillare. I principale campi di utilizzo della metodica sono numerosi tra cui le malattie dell’interstizio polmonare (fibrosi polmonare) e la BPCO.

Hai trovato quello che fa per te?

Prenota appuntamento