Artrite, smettere di fumare riduce il rischio!

Artrite, smettere di fumare riduce il rischio!

Smettere di Fumare

Un nuovo studio pubblicato recentemente sulla rivista scientifica ‘Arthritis Care & Research’ ha dimostrato che smettere di fumare permette di prevenire o ritardare l’insorgere dell’artrite reumatoide.

Da tempo si era a conoscenza che il fumo rappresenta un fattore di rischio per questa malattia ma vi erano meno evidenze sulle conseguenze positive dello smetter di fumare.

Per far luce su queste, i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston, negli Stati Uniti, hanno analizzato i dati di 230.000 donne, che nel corso di alcuni decenni avevano periodicamente compilato questionari relativi a salute e stile di vita. Nel complesso sono stati identificati 1.528 nuovi casi di artrite, di cui il 63% di tipo sieropositivo, ovvero con presenza di anticorpi (fattore reumatoide o anti-citrullina) che caratterizzano in genere pazienti con malattia più grave e spesso con familiarità.

Come atteso, le fumatrici incallite avevano più possibilità di ammalarsi rispetto alle non fumatrici e il rischio andava di pari passo con l’aumento di sigarette, mentre era quasi nullo per le fumatrici sporadiche (meno di 10 pacchetti in un anno). Al superamento dei 40 pacchetti, aumentava soprattutto il rischio di ammalarsi di artrite reumatoide sieropositiva, ma non di quella sieronegativa. Questo suggerisce, spiegano i ricercatori, “che le due forme di malattia potrebbero rappresentare dei fenotipi ben distinti e caratterizzati da diversi fattori di rischio”. I ricercatori hanno inoltre notato che il rischio diminuiva se si era smesso di fumare da più tempo.

“Alcuni geni – spiega Roberto Gerli, ordinario di Reumatologia presso l’Università di Perugia – possono dare una predisposizione all’artrite reumatoide e il fumo, soprattutto in questi pazienti, favorisce la malattia attraverso modifiche di proteine a livello polmonare, a loro volta in grado di innescare produzione di autoanticorpi e fenomeni infiammatori. Lo studio mostra che chi ha smesso di fumare da molto tempo, ad esempio 30 anni, ha una riduzione significativa del rischio di ammalarsi, ma tale riduzione non si rileva in chi ha smesso da poco tempo”.
Questo significa conclude il presidente eletto della Società Italiana di Reumatologia (SIR), “che, se si ha un familiare con artrite, smettere di fumare dovrebbe essere un imperativo. Anche se non si hanno sintomi di malattia“. Fonte (ansa)

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Cure Termali per i Bambini – Come interrompere il ciclo di ricadute

Cure Termali per i Bambini – Come interrompere il ciclo di ricadute

TRATTAMENTI TERMALI PER BAMBINI: PER INTERROMPERE IL CIRCOLO VIZIOSO DELLE RICADUTE

TRATTAMENTI TERMALI PER BAMBINI:

è Importante interrompere il circolo vizioso delle ricadute

Otitifaringitibronchitiallergie: sono solo alcuni dei più frequenti disturbi respiratori in età pediatrica. L’otite, per esempio, si stima che colpisca almeno un bambino su 5 sotto i 9 anni e può trasformarsi in un grosso problema che spesso viene trattato con un uso massiccio di antibiotici.

COME SPEZZARE IL CIRCOLO VIZIOSO DELLE CONTINUE RICADUTE?

Se vostro figlio soffre di disturbi respiratori frequenti può essere opportuno individuare delle soluzioni che possano ridurre l’abituale utilizzo degli antibiotici.

In casi come questo le cure termali consentono di ridurre la frequenza e l’intensità dei sintomi.

Uno studio di recente pubblicazione condotto dal Dipartimento di Allergologia dell’Università di Napoli ha dimostrato come i bambini sottoposti ad un ciclo di lavaggi termali nasali in primavera / estate abbiano minori sintomi da raffreddore allergico durante l’inverno.

Presso il nostro centro potrete valutare la terapia più indicata per i vostri bambini ed effettuare tutti i trattamenti termali assistiti da personale qualificato.

Prova i nostri trattamenti, è previsto  uno speciale sconto del 20% per i trattamenti effettuati a Marzo ed Aprile prenotati ON-LINE.

 

Vuoi informazioni o vuoi prenotare il tuo ciclo di cure?

L’igiene orale dei bambini. Quando iniziare?

L’igiene orale dei bambini. Quando iniziare?

igiene orale nei bambini: dalla primissima infanzia all’adolescienza

 

Consigli Utili per l’igiene Orale nei Bambini (Dalla primissima infanzia all’adololescienza)

Igiene Orale: QUANDO E COME SI DEVONO LAVARE I DENTINI E COME AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO FISIOLOGICO DI ESSI CON LA CRESCITA DEI NOSTRI BIMBI
Igienista Dentale

Giulia Maiella – Igienista Dentale

Molto spesso con un bimbo piccolo ci chiediamo quale sia l’età giusta per cominciare a lavare i dentini e ad insegnare l’importanza dell’igiene orale. La verità è che i bambini vivono di ritualità, che generalmente li calma e li tranquillizza. Far rientrare in questi riti anche l’occuparsi dei propri dentini e della loro igiene è fondamentale. Possiamo dire che la salute orale è fondamentale per il benessere generale di ogni individuo, sin dalla primissima infanzia ed è perciò essenziale che i nostri bimbi imparino sin da subito  l’importanza di questi gesti quotidiani.

Da quando si devono lavare i dentini:

La risposta è semplice: da subito anzi addirittura da prima della dentizione.

Di seguito i consigli per l’igiene orale della nostra Igienista Giulia Maiella.

 

da 0-2 ANNI

 

E’ importante prendersi cura del cavo orale dei bambini ancor prima che l’eruzione dei dentini da latte abbia inizio, pulendo delicatamente le gengive con una garzina inumidita dopo ogni pasto.

Bambino con spazzolino da dentiI denti da latte iniziano a comparire tra i 3 e i 12 mesi di vita e raggiungono tutti la loro posizione intorno ai 3 anni. I bambini sono diversi tra loro, non dobbiamo quindi preoccuparci se qualche dentino spunta troppo presto oppure in ritardo!

Al termine della completa dentizione da latte ci saranno in totale 20 denti, che sono molto

importanti perché fanno da “spaziatori” per i denti permanenti e permettono loro di crescere sani e forti.

Da quando compare il primo dentino bisognerebbe lavarlo sia alla mattina che alla sera con uno spazzolino specifico per bambini di età inferiore ai 2 anni, con un delicato movimento circolare. Lo spazzolino deve avere una testina molto piccola, con setole morbide e dalla punta arrotondata, e un manico lungo e arrotondato per permettere ai genitori di maneggiarlo facilmente.

 

 

 

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L’ecografia: un esame diagnostico non invasivo e utilissimo

L’ecografia: un esame diagnostico non invasivo e utilissimo

Ecografia in gravidanza

Ecografia in gravidanza

Cosa è l’ecografia?

L’ecografia è un esame di routine fondamentale cui si ricorre spesso in ambito diagnostico (internistico, chirurgico, ginecologico, endocrinologico, urologico, ostetrico, ortopedico).
Si tratta di un esame non invasivo sempre più utilizzato per l’assenza di controindicazioni.

Quando è utile farla?

Il campo di applicazione dell’esame ecografico è vastissimo, è un esame che consente di acquisire immagini degli organi osservati. A parte per esempio le ossa, che non sono visibili, tutto il resto è chiaramente osservabile: l’ecografia mostra tutto ciò che è di consistenza parenchimale (il fegato, i reni) e tutto ciò che è liquido (vescica, cisti, ematomi).

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